domenica 16 ottobre 2011

Altrove ..: la Bovisa

Altrove ..: la Bovisa

SABATO 15 _OTTOBRE 2011

ROMA 15 0ttobre 2011 Non è giusto!

BISOGNA CAMBIARE IL MODO DI PROTESTARE

Per esempio in piazza tutti fermi, sola presenza fisica.
Per esempio nella vita di tutti i giorni!!

Lavoriamo ad un manifesto di programma per la ripresa dei diritti dei cittadini, per un nuovo sviluppo economico, sociale e culturale equo e a basso impatto ambientale.
E' chiaro che la maggior parte di chi ora è in politica deve andarsene e magari anche restituire quanto rubato, davanti alla giustizia in nome dei cittadini truffati, depredati, sfruttati e oppressi da questo sistema fatto da genta incapace e collusa, con interessi altri che il bene comune. E gli altri, le vittime, spesso dormono, distratti dalla quotidianità. Ma come fate pure voi? Finiamola di pagarci questo spettacolo!
Non è antipolitica la protesta o la voce di chi non è disposto a sopportare oltre.
La vera antipolitica e quella fatta dalla classe dirigente, dal mercato e dall'informazione deviata e asservita al potere dei soliti noti rapinatori.
Chi secondo te sono?



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Io non mi sento italiano

sabato 15 ottobre 2011

è vero

Parti senza aver fatto il biglietto
Parti per restare ancora sveglio
Finchè il bene che ti manca è quello che non riesci ancora a dare
non potrai accontentarti
(Marta sui tubi)

mercoledì 18 maggio 2011

tvpopolare su IlFattoQuotidiano

Media & regime | di Eleonora Bianchini
Tv popolare, partono le sottoscrizioni per la televisione “solidale”

Nasce il progetto di una rete interamente finanziata dal basso. 20mila quote da 25 euro e 154 associazioni per partire. Programmi in chiaro su più supporti e tre minuti di pubblicità al massimo per ogni ora di trasmissione


Una tv indipendente e libera, dove il palinsesto è deciso dal basso. Sarà lanciata venerdì la campagna per le sottoscrizioni di Tv Popolare, il primo canale a trasmettere su web, digitale terrestre e satellite a ispirarsi al modello di business dei gruppi di acquisto solidale. Un progetto che intende dare battaglia ai grandi colossi delle tv commerciali e vuole camminare da subito sulle sue gambe: o i cittadini ci credono e rinnovano anno dopo anno la fiducia altrimenti muore. I servizi trasmessi parleranno di etica e sviluppo, dalla ricerca alla solidarietà internazionale e il punto di pareggio è fissato a 20mila sottoscrizioni (ciascuna da 25 euro), oltre a quelle di 154 associazioni, organizzazioni no profit e imprese etiche che si impegnano a sponsorizzare i format. Saranno finanziatori, non committenti per garantire che l’informazione resti super partes. E per ogni ora è previsto un massimo di tre minuti di pubblicità. Nemmeno sarà una pay-tv, perché anche chi deciderà di non pagarla potrà comunque vedere i programmi sui supporti che li trasmettono.

“Il progetto è nato nel 2003 da alcune associazioni che volevano creare uno spazio informativo interessante e variegato, lontano dalle tv commerciali”, spiega Davide Scalisi, tra i fondatori di TvPopolare. “Dopo la legge Gasparri e in seguito con il Testo Unico della radiotelevisione le associazioni erano soggette a meno vincoli sul capitale sociale ma era consentito fino al 5% di spot. Paletti che hanno causato la morte di molti progetti indipendenti”, spiega Scalisi. Anche l’abitudine al frazionamento di chi opera nel settore del no profit per preservare la propria identità è sfociato nel fallimento di idee televisive che Tv Popolare intende riunire per rafforzare. “Abbiamo elaborato un modello per aggregare altre emittenti del settore etico, per non disperdere energie e informare i cittadini sui temi di energie rinnovabili, mobilità e nuovi stili di vita di cui non si parla mai in modo serio e competente”. Un’idea ambiziosa che dovrà trovare un riscontro reale di gradimento. I segnali ricevuti finora dimostrano che l’interesse è alto. “Il passaparola sta facendo il suo effetto e dal basso sentiamo fermento ed entusiasmo. Vogliamo aggregare contenuti e dare forma alla domanda che chiede una tv che li rappresenti”, prosegue Scalisi. “Vogliamo creare la prima tv libera d’Italia dove, come prevediamo nello statuto, non ci saranno aggregazioni di capitale oltre lo 0,5%, a garanzia dell’indipendenza”.

Al progetto sono anche invitate tutte le tv indipendenti piccole ma di qualità che faticano a trovare energie e spazi per i propri contenuti. “Desideriamo ricollocare insieme i singoli budget sui format per dare più forza ai valori che li accomunano con un costo di emissione di 9 euro al minuto ”, aggiunge Scalisi. “Parliamo di costi davvero bassi per cui l’unico modello di business è quello dell’acquisto solidale. E’ necessario unire le competenze e raccogliere le esigenze di produzione per coordinarsi e tagliare i costi”.

La sfida lanciata alla tv mainstream consiste nella proposta di contenuti scelti attraverso una piattaforma che dopo il lancio sarà a disposizione sul sito. Il progetto verrà presentato venerdì, sabato e domenica a Terra Futura a Firenze, mostra e convegno internazionale su diritti e sostenibilità. Lì Tv Popolare inizierà a raccontarsi e a raccogliere sottoscrizioni di cittadini e associazioni. Perché come scrive Davide Scalisi sul blog, “tutti i grandi cambiamenti sono stati possibili grazie al consenso popolare, pensieri e dibattito espressi tramite i mezzi di informazione. Prima le pietre, poi i libri, la radio, ora con la tv digitale ed Internet”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/05/17/tv-popolare-partono-le-sottoscrizioni-per-la-televisione-solidale/111838/

domenica 23 gennaio 2011

Tv popolare ... per provare a cambiare


Noi abbiamo pensato e progettato tvpopolare, per unire nuove forze e nuove voci, per fare cultura e parlare di realtà e la realizzeremo se e solo se, saremo in tanti a crederci.
Bisogna sapere cosa succede nel palazzo e per la strada, bisogna reagire... farlo non più spezzetati ma uniti, in un progetto comune. Un progetto fatto di mille voci, di punti di vista diversi che tuttavia si mettono in cammino insieme per il bene comune. Giustizia sociale, progresso, innovazione, pari opportunità, stili di vita sostenibili, turismo responsabile, finanza etica, libera informazione, giustizia, nutrizione consapevole, istruzione .. ecc
certo la ricetta risolutiva nn l'abbiamo, ma possiamo cominciare a mettere insieme gli ingredienti...per non restare imbalsamati in quel senso di frustrazione e solitudine che colpisce gli onesti. Nella rabbia fine a se stessa, che non trasforma nulla se non la nostra salute in malattia. Che diventa violenza cieca e distruttrice, unica apparente arma degli oppressi.
La via è un'altra. La rivoluzione è un fatto di coscienza, è pensiero che diventa cosa reale, attraverso l'intelligenza e l'unione.
tv popolare vuole essere una pulce nell'orecchio, vuole mettere il dubbio, spingere le persone a cercare di capire con la propria testa per aiutare a costruire quel senso critico necessario a riappropriarsi della capacità di discerne e quindi di scegliere con consapevolezza.
Dare seguito alla curiosità, andare a vedere con i propri occhi, sentire, partecipare, riconnettersi alla propria coscienza ed a quel senso collettivo delle cose e della vita che infondo è retta da principi universali, fuori da tutte le dottrine politiche o religiose, fuori dalla costrizioni psicosociali che ci plasmano da quando siamo al mondo.
Lo chiamo 'lavoro culturale' ed è necessario intraprenderlo per preparare il terreno fertile dove mettere il seme di una società nuova. Una società dove al centro, a mio avviso, devono stare la donna e l'uomo e non il denaro.
Una società dove non si può comprare tutto, come invece ci viene mostrato da anni. Una società libera e felice, dove essere quello che vogliamo essere. Una società laica e priva di ipocrisia. Una società di rapporti fondati sull'amore e sul rispetto e non sulla convenienza. Una società dove è possibile dire 'no, non sono d'accordo', e poter esprimere la propria opinione o visone, senza essere emarginati, derisi o messi da parte o perseguitati. Una società fatta di individui che comunicano. Una società realmente progressista. Una società solidale. Una società che pensa al domani.
Avevo circa 12 anni quando scrissi queste parole 'siamo sulla terra di passaggio e dobbiamo vivere con rispetto, per quelli che verrano e per la nostra stessa vita'.
Una società dove l'individuo è libero e capisce di fare parte di un tutto senza il quale non sarebbe niente. Da qui è facile dedurre che il vantaggio personale è sempre e spesso a danno dell'altro. E che se quest'altro siamo noi, il vantaggio temporaneo di uno diviene quello che realmente è: un danno per tutti.

aspetto vostre
Cristina
buona visione
http://www.tvpopolare.it/

Cuffaro e dintorni

Cuffaro , ex presidente della Regione Sicilia, si appresta a varcare le porte della prigione dove resterà (?) per 7 anni per favoreggiamento aggravato alla mafia e violazione del segreto istruttorio.
Ogni tanto la giustizia vince... e speriamo sia l'inizio di un nuovo corso dove finalmente si riesca a mettere le cose al loro posto (i mafiosi in galera, la gente per bene nelle istituzioni)
un mondo diverso è possibile, basterabbe volerlo e praticarlo in tanti. Cominciando ad alzare la testa per dire no ad ogni anche piccola schifezza o ingiustizia... tutti, da domani mattina!

Ho ammirato il coraggio dei tunisini, scesi in piazza sapendo di correre il rischio di venire uccisi dalla polizia sotto alla luce del sole. Cosa accadrà ora? Cosa c'è, davvero, dietro alle cose?

Dire fare pensare che 'nn cambia nulla' è un atteggiamento di tipo mafioso (oltre che di fine della speranza e di nn impegno).
La natura dell'uomo è spesso quella di restare nel territorio conosciuto, il nuovo fa paura ma ... il conosciuto necessità di migliorarsi, e vale la pena di provare nuove strade, prima di finire definitivamente nel baratro!